High School Musical, un film nato per la televisione e dedicato ad un pubblico di adolescenti è diventato, grazie ad un inaspettato successo, un fenomeno commerciale che ha già prodotto tre film, l’ultimo dei quali ha incassato 42 milioni di dollari nell’America Settentrionale e più di 40 milioni nell’oltreoceano, battendo il record del film musicale più visto nel fine settimana di debutto. Il film racconta la vita, soprattutto scolastica, di un gruppo di ragazzi e ragazze che si stanno avviando alla maturità. I loro problemi sembrano appartenere più ad un mondo idilliaco che a quello reale, non sentiamo mai parolacce o allusioni volgari, e il primo bacio è arrivato solo alla fine del secondo capitolo. In tutti e tre i film abbiamo la presenza di Ryan Evans (Lucas Grabeel), un ragazzo che dal carattere, dalle movenze e dall’aspetto è impossibile non ritenere omosessuale, e in questo terzo capitolo, Senior Year, diventa addirittura co-protagonista. Nel film non ci sono coming out, non si parla mai di omosessualità e Ryan è praticamente l’unico personaggio a non essere in coppia (la vicinanza della compositrice Kelsi non va mai oltre l’amicizia). Per i più attenti abbiamo solo un attimo in cui Ryan, durante le prove del suo numero musicale “I Want It All”, lancia un intenso sguardo al danzatore a torso nudo. Il fatto di non avere dichiarazioni “gay” esplicite può anche essere visto come un segno di accettazione e integrazione positiva del personaggio, comunque ben delineato come gay.
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