“Giocare a nascondino”: questo è il significato del titolo in pakistano. Una metafora della condizione complicata, pericolosa e dolorosa di molti omosessuali in Pakistan, spesso vittime di abusi da bambini. Le vicende, i conflitti interiori, le rivendicazioni, il disagio e, soprattutto, l’impossibilità di amare in un Paese in cui la religione islamica condiziona pesantemente ogni aspetto della vita privata. Jenny è una studentessa universitaria transgender da poco sottopostasi a castrazione. Kami è un ballerino che pratica il cross dressing, arte appannaggio di travestiti ma anche rifugio di quei gay alla ricerca di accettazione: sfidando tabù duri a morire, Kami ha scelto di convivere con Waseem, il suo fidanzato macho. E infine Neeli, che ha avuto un ruolo importante nel recente intervento della Corte Suprema, che ha legalizzato il “terzo sesso” (ma non l’omosessualità). Un documentario di denuncia ma ricco di musica e coreografie danzate. (ToGay)
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