Hedwig - La diva con qualcosa in più

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Hedwig - La diva con qualcosa in più

Prendete i migliori musical rock che vi vengono in mente, uniteli al ricco filone di cinema gay e trans dell’ultimo decennio e aggiungete al tutto il Muro di Berlino, i cartoons d’avanguardia, il Simposio di Platone e le sue teorie sulla nascita dell’amore. Bene, ora iniziate ad avere una pallida idea di ‘Hedwig’, il sorprendente film di e con John Cameron Mitchell che ha accumulato premi nei festival americani ed europei. Conquistando quasi sempre – cosa rara – il riconoscimento del pubblico oltre a quello della giuria (F.Ferzetti)

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20 commenti

  1. De La Croix

    Bel film, anche se non esattamente il mio genere preferito.
    Un musical che racconta, con vivide immagini, un concetto chiaro a pochi: “Love kills”.
    Quanto di sé si è disposti a sacrificare per amore?

  2. thediamondwink

    Un film ben fatto: ottime le musiche, bravi gli attori. Peccato per il doppiaggio: pessimo.
    E’ sicuramente un film particolare, non facile da capire se visto con superficialità. Il personaggio di John Cameron assomiglia molto a Lady GaGa!

  3. MidnightRadio

    Allora, che il doppiaggio fa schifo è vero. Così come il titolo italiano ”Hedwig, la diva con qualcosa in più”. Squallidissimo.
    Il film, un capolavoro.
    L’ho visto prima in inglese, poi in italiano, inutile dire che ho apprezzato più il primo.
    La trama non è scadente, semplicemente non è lineare. Trovo molto originale questa scelta con flashback e cose dette e non dette, che non fanno sembrare squallido il film.
    Perchè è bello lo spazio dato alla libera interpretazione.
    La colonna sonora è fantastica, testi e musiche da brivido, soprattutto per chi come me apprezza il genere.
    Questo film racchiude tutto ciò in cui credo e mi da fiducia nel futuro, fiducia di poter trovare la mia strada, il mio equilibrio.

  4. Fantastico!Ma che normalità e anormalità!!!! La storia mitologica a fumetti dell’inizio film parla chiaro, anche se a simboli: non esiste un maschio e una femmina predefiniti, completi una volta per tutte: esiste il movimento, il continuo movimento della vita. In cui si inserisce anche la musica e la gestualità rock, e tutte le emozioni. E la poesia, tenera e crudele del quotidiano.

  5. Evelyn

    Io ho rispetto di queste persone di sesso confuso ma sinceramente non mi interessa che fanno e che dicono,loro mica si interessano della mia vita! e xk? xk sono normale..allora cosa dobbiamo fare? venerare tutte le annormalità?? mah…cmq le canzoni hanno una melodia carina,ma il tema trattato ha stufato!

  6. io l’ho trovato molto bello e coinvolgente. J.C.Mitchell riesce a trasmettere in modo immediato e diretto le emozioni del protagonista. Un film che avrebbe meritato maggior diffusione anche da noi (ma una stella e mezzo è quella della critica del sito, immagino, visto che all’uscita era stato ben recensito un po’ ovunque) e che invita ad amare gli altri per quello che sono, al di là di ogni definizione.

  7. Francesco

    questo film fa SEMPLICEMENTE CAGARE! E’ una merda totale, palloso, brutte canzoni tutte ugali, recitato e doppiato male, trama scadente che in alcuni tratti manco si capisce, brutti costumi, brutti attori, brutto tutto.

  8. Bellissimo.Da riscoprire e rivalutare.In America ha avuto grande successo,come si puo’ vedere anche nel documentario “La storia di Hedwig” che si trova nel dvd.Da notare che il film segna anche l’esordio alla regia di John Cameron Mitchell,non aggiungo altro!

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Varie

Di madre tedesca e di padre americano, Hansel Robinson trascorre infanzia e prima giovinezza nella Germania dell’Est. Crescendo, nel desiderio di vedere la libertà dell’Occidente, incontra Luther, un soldato americano con cui nasce un amore. Si vogliono sposare, ma per realizzare il matrimonio Hansel, spinto dalla madre, si convince a fare un’operazione per modificare il proprio sesso. L’intervento non riesce come dovrebbe e Hansel diventa Hedwig, con una escrescenza di un ‘pollice’ tra le gambe per cui non è uomo né donna, né tedesca né americano. Hedwig si trasferisce negli Stati Uniti, viene lasciato da Luther e si ritrova a fare da baby-sitter al figlio di un generale. In questa casa incontra Tommy, che grazie ad Hedwig scopre l’amore per il rock e viene ribattezzato Tommy Gnosis, acquistando molta fama. Hedwig vive rincorrendo Tommy, che gli ha rubato i testi delle canzoni, così comincia ad esibirsi in un tour parallelo negli stessi luoghi di Tommy ma in locali di second’ordine. Hedwig e la sua band finiscono in una brutta situazione economica, così lui/lei si ritrova in mezzo ad una strada per prostituirsi. Qui però incontra Tommy con cui finalmente riallaccia i rapporti. I due hanno un incidente in macchina che rende Hedwig una star. Cantando, Tommy le chiede scusa e riconosce la completezza di Hedwig, non solamente uomo né donna. Insieme si esibiscono in un ultimo concerto, in cui Hedwig si toglie la parrucca ed accetta di vivere la sua vita per quello che è, riconoscendosi non come una metà ma come una persona.

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