“Romeo e Juliette s´incontrano in una festa punk a Parigi, scherzano profeticamente sui loro nomi («Siamo condannati a un destino terribile»), s´innamorano all´istante, si baciano, si amano, vanno a vivere insieme e hanno un bambino. Che piange troppo, notte e giorno. Come sembra facciano tutti i bambini, soprattutto ai genitori giovani, innamorati e in carriera. Ma quando il bambino ha appena 18 mesi arriva l´insopportabile verità, il piccolo ha un tumore al cervello. Con queste premesse La guerra è dichiarata potrebbe apparire un film deprimente. Il mercato è per giunta saturo di tv verità, letteratura verità, film verità che sbattono in faccia disgrazie personali al pubblico, con il bollino «storia vera» ben evidenziato dal marketing, da consumare nel week end. E anche questa è una storia vera, più o meno, vissuta dai due autori della sceneggiatura, la regista Valérie Donzelli e il suo compagno Jérémie Elkaim, che interpretano per giunta i ruoli di Juliette e Romeo. Non fosse che questo film è l´esatto contrario della tv del dolore o dei derivati letterari e cinematografici cui siamo ormai abituati. Appena ricevuto l´agghiacciante notizia, i due giovani genitori si lanciano in una tragicomica corsa contro il tempo per salvare il loro bambino, trasformano tutte le paure in azione, il senso di morte in sfrenata vitalità, s´aggrappano a ogni buon segnale, si ribellano a un destino davvero terribile e alla fine vincono il male. «Perché è accaduto proprio a noi?», «Perché noi possiamo farcela» è uno dei dialoghi chiave. E´ un film originale nello stile, mescola documentario e storia d´amore, musical e melodramma. A volte in maniera incongrua, per esempio quando Juliette e Romeo, di ritorno dall´ospedale, se ne escono in un duetto vocale piuttosto assurdo. Ma il salto da un genere all´altro, insieme alla recitazione spontanea degli attori, riesce a trasportare il racconto di una vicenda altrimenti indicibile su un piano metaforico, poetico. Il resto è molto «nouvelle vague». I dialoghi, i personaggi, le situazioni rimandano di continuo e volutamente al grande cinema di Truffaut, a partire dallo stridente e a tratti grottesco confronto fra le due famiglie di origine dei protagonisti, l´una borghese come soltanto certe famiglie francesi sanno essere, l´altra composta da un´anziana coppia lesbica, alla fine accomunate nella solidarietà di fronte al dramma. Non un capolavoro insomma, ma un film sorprendente per vitalità, intelligenza, humour…” (C. Maltese, La Repubblica)
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E’ solo sfiorata la tematica lesbo in questa pellicola francese del 2011, mirabile esempio di come si riesca a trattare un tema delicatissimo in maniera altrettanto delicata, senza scadere nel patetismo e nella lacrimosità dei cancer movies d’America. Un film palpitante di vita, tanto più se si pensa che riguarda la storia vera dei due bravissimi e bellissimi protagonisti, Valérie Donzelli, qui anche regista e Jérémie Elkaim (tra l’altro una vecchia conoscenza per chi è appassionato di film a tema, dato che si tratta del protagonista di “Presque rien”). Bella l’idea di mescolare più generi, un po’ meno la trovata della voce fuori campo, ormai superata. Comunque un ottimo film, i cui ingredienti sono dosati perfettamente e che riesce ad emozionare pur senza il ricorso a facili trucchi-consuma kleenex. Assolutamente consigliato. Ancora una volta Madame la France colpisce e vince.
Bellissimo. Ah sì ci sono due lesbiche, ma non ci si accorge di loro.
Ho letto la trama (ovviamente non l’ho visto perchè non è ancora uscito nelle sale). Sembra molto interessante e coraggioso. Non mancherò di vederlo …
“Può capitare a tutti”. Così la protagonista Juliette risponde ad un’amica che le domanda del figlio malato. Una malattia brutta, una diagnosi terribile, eppure Juliette e il suo Romeo sanno che possono farcela. Se resteranno uniti, se si faranno forza l’uno con l’altro. E sarà così, anche se non tutto andrà liscio nel loro rapporto. Un film d’amore e sulla gioia di vivere, più che sul dolore. Un film dallo stile libero dove la musica è protagonista dall’inizio alla fine.