La radice della stortura è nella famiglia, che con abilità Claude Chabrol riunisce nelle moderne varianti: Mika è una figlia adottiva che non ha mai incontrato i genitori; il figliastro, che ha perso la madre uccisa in un incidente, ha il dubbio della paternità; in casa, accolgono per qualche giorno Jeanne, una ragazza che crede di essere stata scambiata come figlia del musicista; la madre di Jeanne le rivela una diversa paternità via inseminazione artificiale. Con la sua cioccolata calda elargita in un rito quotidiano e letale, Mika si muove gentilmente, tenendo in potere le persone che le affidano stima e fiducia, in risposta alla personale percezione dell’impossibilità di emozioni, di passioni, di orientamento amoroso, un distacco dalla realtà che la conduce a confondere il confine (e lo ribalta) tra bene e male. Raffinato, elegante, musicale…. (S. Danese)
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