Gracious Curves è un documentario sul corpo femminile, che indaga gli aspetti culturali e personali dell’essere donna. Una voce narrante unifica tutto il materiale che viene presentato, ed esprime il suo punto di vista molto personale, autocritico, autoironico con un gradevole senso dell’umorismo, in altre parole, un commento che non vuole assolutamente essere ‘obiettivo’. Per questo il film non risulta mai austero o solenne, sebbene affronti problematiche molto serie. La regista Luostarinen intervista 50 donne su parto, immagine del corpo e la durezza degli atteggiamenti contemporanei verso l’immagine del corpo, la vecchiaia e l’inevitabile morte. Il centro del discorso si focalizza sul corpo femminile, le sue varietà, i pregiudizi e le procedure a cui esso – e la sua anima con lui – è sottomesso. “Quando guardo me stessa e le donne di mezza età che mi circondano, vedo che siamo tutte terrorizzate dal nostro corpo in declino. Abbiamo assimilato l’idea che quando la donna invecchia essa perde gran parte del suo valore. E’ come se ormai custodissimo un alieno dentro di noi.”
“Mi piace pensare che il mio corpo ricordi tutti gli affetti e le tenerezze che ho ricevuto: gli abbracci degli amici, le carezze dei miei amanti, le mani leggere dei figli sulla mia pelle, il tenero e caldo grembo di mia madre”. Dopo aver visto questo film, ognuno indubbiamente guarderà il corpo delle donne con occhi nuovi.
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