Varie
Menzione Speciale “Levante Film Fest” 2009 Sezione Custom
Motivazione: Cinematograficamente accurato con una fotografia lucidamente camp. Gloss si segnala anche per l’originalità della storia e la piacevolezza della visione.
NOTE DI REGIA:
“Gloss Cambiare Si Può” è un film in cui il cambiamento di sesso viene messo in relazione con la comune ricerca di modificare e migliorare la propria immagine, allo scopo di renderla il più possibile somigliante ad un ideale di riferimento. Questo è ciò che ogni persona quotidianamente cerca attraverso un’elaborata costruzione della propria immagine.
Nel film, la profumeria è il luogo che rappresenta la possibilità di questa trasformazione, con le stesse modalità di colei o colui che vuole trasformare i suoi canoni estetici legati al genere sessuale (anche se, secondo me, in questo processo c’è ben poco di sessuale).
Il percorso, di per sé, non sarebbe forse così tortuoso, se non ci fossero tabù culturali, ancora oggi presenti più che mai nel nostro paese. E’ una vita molto difficile, quella della transessuale che vuole regolare la propria posizione, senza cadere in quei luoghi comuni, che la vedono prostituta o comunque ai margini della società.
Mi premeva raccontare questa storia, anche se per farlo ho dovuto impiegarci parecchi anni della mia carriera. (Valentina Brandolini)
SINOSSI:
Alex è una bella ragazza/transex di 25/27 anni dai lineamenti armoniosi, non perfetta e non banale. Molto femminile nell’abbigliamento. “Perfume” è il nome della profumeria, dove Alex lavora insieme a Loren, una ex-transessuale dalle fattezze mascoline e dal look eccessivo. Alla “Perfume” si susseguono una notevole varietà di clienti differenti, con diverse esigenze. In quel periodo Alex decide di iniziare a fare analisi e quindi a frequentare un analista (Claudio Montini) che, oltre l’analisi del profondo, pratica anche l’ipnosi. Alex inizia, per prima cosa, la procedura medica necessaria per ottenere la perizia, al fine di ottenere l’autorizzazione del tribunale al cambiamento di sesso. Durante la terapia con l’analista Claudio Montini, Alex, si rende conto di avere rimosso gran parte del suo passato e di non ricordare più nulla della sua infanzia, fino all’adolescenza, dove iniziando a travestirsi da ragazzina, scopre la sua vera natura: quella di una donna. Claudio Montini decide di accettare la richiesta di Alex ad essere sottoposta a sedute di ipnosi, per sondare l’intimo subconscio, alla ricerca della sua vera natura e necessità. Nelle successive sedute, che Alex farà con Claudio Montini, racconterà la storia della vecchia “Perfume” e della sua esperienza di lavoro, dai 12 anni in poi. Durante queste sedute di ipnosi, nello studio di Claudio Montini Alex inizia a parlare di se. All’interno del subconscio di Alex, emergerà la figura di Alex a 12 anni travestito da bambina.
Durante altre sedute di ipnosi, Alex a 12 anni travestita da bambina illustra la situazione, percorrendo le stanze della casa di infanzia, nei luoghi che frequentava da ragazzina travestita. Claudio Montini chiede più volte ad Alex bambina come ha vissuto la sua infanzia prima di quel periodo, ma Alex bambina dimostra ostruzionismo e si rifiuta di parlarne, sostenendo che chi c’era prima di lei è un’altra persona.
Alex ha un ragazzo: Marco.
Durante altre sedute di ipnosi, con il dottor Claudio Montini, Alex inizia a parlare di quella parte della sua vita legata alla “Perfume”. Dal racconto emerge la vera storia della “Perfume” ed assieme a questa la figura di Lola. Lola era la proprietaria della vecchia “Perfume”. Una donna di 60 anni, ben portati, dall’aspetto classico, sottolineato da abiti formalmente eleganti e da un acconciatura di capelli a crocca.
Alex bambina inizierà a 12 anni a lavorare con Lola alla profumeria, fino a che, una volta scomparsa, Lola non le lascerà tutta l’attività.
Claudio Montini capisce che la personalità femminile di Alex ha schiacciato quella maschile. La bambina che è stata dopo i dodici anni ha ucciso il bambino che è stata prima dei 12 anni. Questo ha portato in lei grandi squilibri. La negazione della parte maschile è associata, per Alex, ad un infanzia discriminata, fino ai 12 anni, dove poi ha iniziato a liberarsi della scomoda figura del bambino per vestire i panni della bambina. Claudio Montini è soddisfatto del materiale raccolto e inizia a parlare con Alex della terapia: lui sostiene che Alex ha rifiutato nettamente il suo passato perché a causa di quello che è stata, ha sofferto troppo. Claudio Montini gli spiega che sono state le discriminazioni in giovane età a portarle problemi e non quello che lei si è naturalmente trovata ad essere o diventare. Claudio Montini emette una diagnosi complessa e rassicurante per Alex, ovvero riabilitare la sua parte discriminata: quella maschile. Gli consiglia di vestire con qualche indumento unisex e di pensare fermamente alla sua parte maschile come complementare ed utile. Alex, dopo varie resistenze, inizierà il suo percorso per diventare donna, cercando di riscoprire paradossalmente la sua parte maschile.
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