Siamo all’inizio dell’anno scolastico 1963, al liceo femminile Jules Ferry di Parigi, frequentato da Anne Weber di 13 anni e da sua sorella Frédérique. E’ un liceo all’antica, gestito da una rinsecchita direttrice, in modo paternalistico e piuttosto repressivo. Il film non ha una vicenda da narrare, ma solo presenta la vita di ogni giorno delle due sorelle a scuola, in casa, con gli amici. Anne vorrebbe comportarsi come Frédérique, ma questa la riporta sempre alla sua acerba età. Frédérique fa i suoi primi tentativi di comportarsi da adulta nel campo dell’amore e della politica. La protagonista vera del film è l’età adolescenziale, con le sue piccole gioie e tristezze, con le sue curiosità e i suoi misteri. Le amicizie si annodano e si spezzano facilmente, la personalità delle adolescenti cerca la sua indipendenza e affermazione; ma deve arrendersi dinanzi alle leggi della famiglia e soprattutto della scuola, istituzioni ambedue dissestate nel film. Difatti i genitori di Anne e Frédérique sono separati. Con il padre trascorrono le vacanze in riva al mare, l’anno scolastico con la madre a Parigi. Nella scuola i professori sono pesanti, noiosi, vere macchiette, che scadono spesso in caricature. L’unica alunna che si ribella a questo ambiente piuttosto oppressivo è Muriel che fugge di casa e si fa scacciare dal liceo. Il film termina con l’anno scolastico e la partenza per le vacanze estive. (Cinematografo.it). Verso la fine del film c’è una scena in cui una compagna di classe ammicca con la protagonista (la sorella più grande), sembra che stiano per baciarsi (ma poi non accade). Si crea un legame fra queste due ragazze, che recitano entrambe nella recita scolastica in una parte maschile. (LV)
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Film sull’adolescenza di due sorelle negli anni ’60.. Della stessa regista di ‘prestami il rossetto’. Leggero, ma carino. Interessanti certe ricostruzioni di quell’epoca..