Varie
Il ricco possidente Pollitt domina patriarcalmente la famiglia, composta dalla sua remissiva e devota moglie, e dai due figli, Brick, sposato a Margaret, che ama appassionatamente il marito, e Cooper, che ha in moglie la gretta Mae. In seguito ad un malinteso Brick si è allontanato dalla moglie, che trascura del tutto, e si è dato al bere. Brick, già appassionato giocatore di calcio, aveva un amico carissimo e compagno di gioco, tale Skipper, al quale sembrava fosse dedicato tutto il suo affetto. Margaret, gelosa di questa straordinaria amicizia, aveva denunciato al marito il contegno di Skipper, che la corteggiava in modo del tutto incompatibile coi propri doveri di lealtà verso l’amico. Questa denuncia aveva provocato un violento conflitto tra Brick e Skipper, il quale, scosso dalla furibonda rampogna dell’amico, si era ucciso. La notizia che i giorni di papà Pollitt, minato da un male inesorabile, sono contati, viene a rendere già acuta l’intima crisi in cui si dibatte la famiglia per la bassa avidità di Cooper e di Mae, preoccupati soltanto di assicurarsi tutta l’eredità del vecchio e per il dissidio esistente tra Brick e Margaret. Quando papà Pollitt, che ancora ignora la sua sorte, tenta d’indurre Brick a spiegargli le ragioni del suo contegno verso la moglie, il figlio dapprima si sottrae alle sue rampogne e gli grida in faccia tutta la tragica verità sul suo male; poi, pentito, ha col padre una franca spiegazione, riconosce i propri errori e promette di cambiare vita, riconciliandosi con la moglie e prendendo in mano la grande azienda che il padre ha creato. Nell’assumere quella responsabilità, che prima aveva respinto, Brick rende felice Margaret, che non ha mai cessato di amarlo.
Ma quanto sono belli Paul Newman e Liz Taylor! Quando lo vidi la prima volta ero troppo piccola e ingenua per capirlo davvero. Rivedendolo a distanza di anni penso fu un film coraggioso per il 1958, anche se a causa della censura del Codice Hays la trama del film fu cambiata rispetto l’opera teatrale
L’ho visto anch’io ultimanete e l’ho trovato eccezionale. Paul Newman è semplicemente stupendo!!! Capisco i tagli imposti dalla censura rispetto al dramma teatrale, ma non capisco il codice di regolamentazione Hays, una vera assurdità: “Non sarà prodotto nessun film che abbassi gli standard morali degli spettatori”!!! Cioè, qui parliamo di follia morale pura, per fortuna che le cose sono cambiate nel corso degli anni. CMQ, Elisabeth Taylor è bellissima e bravissima, un film che è passato alla storia e che mi è piaciuto molto!
Lo davano in questi giorni su Iris o qualcuna di queste reti moderne…
Ho snobbato questo film per anni. Non che io non apprezzi Tennessee Williams per carità, ma avevo sentito che La gatta sul tetto che scotta era stato trasposto su pellicola in versione alleggerita. Dal punto di vista gay ovvio. E bene, posso dire che trovo invece il film coraggiosissimo. Newman è perfettamente calato nel personaggio lacerato per la propria ambiguità sessuale e la Taylor in quello della moglie che si sente rifiutata come donna. Non dimentichiamo poi il padre, vecchio uomo di campagna arricchito che capisce le tendenze di suo figlio e… lo ama ugualmente, anche se non riesce ad esprimerlo. Io dico che accettare ruoli tanto scomodi è stata una mossa ardita.
Attori che hanno fatto la storia del cinema, per un film che è entrato nella storia.
Che film! Peccato che non abbiano esplicitato sulla tematica omosessuale e il finale. Comunque rimane un vivido ritratto ancora attuale sulla famiglia e sui suoi componenti, oltre che sull’ipocrisia.