“‘The Full Monty’ non è affatto ‘carino’ come dice il ministro Ciampi, non ‘racconta con leggerezza un dramma’ come ritiene Sergio Cofferati. È invece un bel film intelligente, serio, sensibile, senza schematismi né moralismi, pieno di rispetto, comprensione, simpatia per i protagonista, ricco di notazioni sociali e psicologiche molto sottili”. (Lietta Tornabuoni, ‘L’Espresso’, 26 marzo 1998). Godibilissima la piccola storia d’amore gay tra il più bello del gruppo, Guy, e un altro disoccupato, Lomper.
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un film che mi è piaciuto molto per la sua semplicità, sia della trama che nelle ambientazioni, niente di costruito come in quei movie che spesso, per strafare, cercano di distrarre lo spettatore con effetti visivi. La colonna sonora è fantastica, adoro il pezzo degli Hot Chocolate! da vedere sicuramente
Toh, anche qui nessun commento. Non me lo sarei mai aspettato! La trovata di questo film è quella di non arrendersi alla precarietà e di ingeniarsi per risalire la scala sociale; la particolarità è che invece di farlo diventando imprenditori e aprendo una piccola ditta; si preferisce fare spogliarelli. Bella anche la storia d’amore gay, anche se di secondo piano …