Una storia d’amore gay che nasce dall’incontro-scontro tra due culture differenti. Un film che si rivolge ad un ampio pubblico senza sacrificare l’autenticità della vicenda e dei personaggi raccontati. La storia è ambientata a New York, dove lavora il 29enne Ryan Fu (Jake Choi), un gay cino-americano che ha rifiutato le sue origini (si rifiuta anche di avere rapporti intimi con asiatici) e attraverso un duro lavoro è diventato un bravo stilista di una celebre marca di moda. Figlio di una povera famiglia d’immigrati a Chinatown, Ryan si è impegnato molto per apparire moderno e libero, distanziandosi dalla sua cultura d’origine. Significativa la scena in cui Ryan si trova su una chat d’incontri gay e quando gli vengono chieste le sue dimensioni lui risponde “6 pollici, ma è molto duro e può durare tutta la notte”, cosa che non soddisfa l’interlocutore nonostante Ryan aggiunga che “posso anche sculacciarti”. Un giorno il suo capo gli assegna il compito di preparare Ning (James Chen), un attore cinese in visita da Pechino, per le foto di un articolo su un’importante rivista. Ryan vorrebbe dargli un’apparenza più occidentalizzata, ma Ning si oppone chiedendogli invece di presentarlo come “l’immagine della nuova Cina e del suo potere”. Mentre lavorano insieme per allestire il guardaroba per il servizio fotografico, i due giovani imparano a conoscersi meglio, passano dallo scontro (Ning, omofobico, non comprende come ci si possa dichiarare gay apertamente) all’incontro e diventano più che amici. Succede quindi che Ning gli confidi di stare conducendo una doppia vita in quanto nel suo Paese, la Cina, l’omosessualità è ancora un tabù. Dopo una notte trascorsa insieme tra diversi locali della città, dove entrambi si lasciano andare ad un approccio assai intimo, un giornale locale cinese presenta Ning come omosessuale.
Terribilmente preoccupato dall’impatto che questa cosa potrebbe avere sulla sua carriera di attore, Ning chiede a Ryan di aiutarlo per negare la storia. Ryan si trova di fronte ad un bivio: restare fedele alla sua impostazione, quindi a se stesso, o aiutare Ning… Problema a cui il cinema gay ci ha abituati, ma questo film s’impegna per essere originale, presentandoci i due protagonisti in modo accattivante, mettendo in primo piano le loro differenze, di cultura ed aspirazioni, ed il bisogno, comune ad entrambi, di trovare la strada giusta per la felicità. Credibile anche nel raccontarci ambienti e personaggi secondari (carinissimi i genitori di Ryan) in un affresco sociale veritiero e autentico, nonché molto attuale.
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