Due uomini, diversissimi tra loro, si incontrano e stringono amicizia nella cella di un carcere condivisa con altri detenuti. L’ultimo arrivato si chiama Giocondo (Rolando Ravello) ed è subito fatto oggetto di scherno da parte dei compagni di sventura che lo sottopongono ad una specie di giudizio collettivo, un gioco un po’ pesante che viene riservato ai novellini. Il poveretto, un tipo ingenuo e candido, è finito in gattabuia per denuncia di tentato omicidio da parte della moglie fedifraga. In realtà la donna, che stava scappando con il suo amante, si era ferita accidentalmente battendo la testa e lui, per soccorrerla, era corso a prenderle dell’acqua, ma nella concitazione del momento, aveva preso la bottiglia sbagliata e le aveva portato quella che conteneva acido muriatico. A confortarlo e a togliergli dalla mente propositi suicidi, ci pensa Bartolo detto “Il Serpente”, uno spogliarellista che si esibisce mostrando il suo spropositato pene, da cui il singolare soprannome. Bartolo (Claudio Amendola) è invece finito in carcere per aver dato fuoco alla casa che condivideva con il suo miglior amico il quale, approfittando di una tournè e del “Serpente”, si era sposato e al ritorno di questi lo aveva cacciato…. segue sulla scheda
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