Un giovane (Anger stesso) sogna di uscire di casa e abbordare alcuni marinai, dai quali viene malmenato e seviziato: ma alla fine, nel suo letto si materializza magicamente l’oggetto del desiderio. L’esordio del diciassettenne Anger, girato in 16mm nel corso di un fine settimana e privo di dialoghi, è un «filmtrance» [P. Adams Sitney] destinato a diventare uno dei cardini del cinema underground americano. Influenzato nell’illuminazione e nelle scenografie da “Le sang d’un poète” di Cocteau (che lodò il film e invitò Anger in Francia) e da Ejzenstejn per l’uso del montaggio, mette in scena un immaginario gay dagli espliciti connotati sadomasochistici ma ricco di ironia: c’è anche spazio per una versione omo della Pietà di Michelangelo, con un marinaio al posto della Vergine; e nella scena più famosa, l’immagine del fallo è evocata da un candelotto acceso che spunta dalla cerniera dei pantaloni. Anger rovescia in chiave iconoclasta i valori tradizionali americani (la marina, i fuochi d’artificio del 4 luglio, l’albero di Natale), ma è evidente il suo amore per il cinema hollywoodiano: l’immagine del cuore meccanico rende omaggio a “Il mago di Oz”. Primo tassello del cosiddetto «Magick Lantem Cycle»; la presenza di simboli magici – Anger è un occultista praticante, seguace del «Magick» di Aleister Crowley – si farà più cospicua nei lavori successivi del ciclo: Inauguration of the Pleasure Dome (1956), Scorpio Rising (1964), Kustom Kar Kommandos (1965), Invocation of My Demon Brother (1969) e Lucifer Rising (1970-1981). (P. Mereghetti)
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Film pazzoide, schizofrenico, erotico, sperimentale: vertice assoluto del cinema. Dici bene grandejoe, omosessuale e no!
E poi Anger… che bel figliolo 😛
Un pilastro del cinema underground di tutti i tempi. Gay e no.