Il film, girato in soli 19 giorni, si ispira ai diari di Thomas Mann. Sebbene Tibor sia una persona ancora attraente, i suoi giorni come scrittore di successo sono terminati. Sua moglie è stata un’attrice molto conosciuta ed è ancora una bella donna, ma ormai deve accontentarsi di lavorare in teatri di provincia. Il futuro della coppia non sembra dei migliori; la loro relazione è arrivata a un punto morto e solo la paura di una vecchiaia in solitudine li mantiene uniti in un matrimonio ormai solo di facciata. Questa situazione ha reso Tibor la facile preda di un giovane che farebbe qualsiasi cosa pur di potersi allontanare dalla famiglia. Contro la sua volontà, il maturo scrittore sente crescere una intensa passione per il ragazzo, che potrebbe essere suo figlio. Ora Tibor vorrebbe però liberarsi da questa relazione e dal ricatto del giovane. Un giorno egue il ragazzo in un piccolo e malandato appartamento, dove conosce la bella fidanzata del giovane. Tibor non si accorge che è stato messo qualcosa dentro la sua bevanda e poco dopo il ragazzo lo attira dentro la doccia … Una tragica storia d’amore che descrive anche l’ipocrisia di una vita di coppia e la mancanza di radici che affligge molte persone che vivono oggi in Ungheria, dopo il collasso del socialismo e delle loro speranze in una nuova vita.