Chiuso nel suo mutismo esasperato, fermamente deciso a vivere nella solitudine più estrema, Eric vive le vite di altre persone ed in queste vite entra con prepotenza, mandando lettere anonime ai vicini. La sua ostinazione assomiglia però più all’egoismo che non alla disperazione. Il giovane non accetta nessun tipo di compromesso, impone la sua presenza proprio con la sua volontà di cancellarsi e sparire. Questo suo egocentrismo infantile si palesa quando un suo vicino gay che coabita con una ragazza sessualmente disinibita scopre il suo gioco e decide di sovvertire i ruoli. Una sera, in preda alla disperazione, Eric si presenta dai due, dichiarando il suo amore per la ragazza. Impone la sua presenza deciso a non andarsene, deciso a restare nonostante l’imbarazzo ed il fastidio che la ragazza prova nei suoi confronti. Una scena tanto efficace nel delineare la psicologia di Eric quanto triste nel suo chiudersi nella “pornografia” di un’orgia a tre, gratuita esibizione di corpi e di carne
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