Secondo film, dopo l’apprezzato “Miele”, dell’attrice Valeria Golino, che questa volta affronta anche la tematica gay, con la collaborazione alla sceneggiatura dello scrittore gay Walter Siti. Spiega Valeria: “Nella mia seconda pellicola da regista, Euphoria, racconto il tentativo di eludere il dolore, di eludere la perdita. Parla di due fratelli, diversissimi (uno è omosessuale), ma obbligati dalle circostanze a riavvicinarsi. E – sorpresa – a scoprirsi uniti. Fra le fragilità, le tenerezze, le paure, le allegrie. E il rapporto con la fede”. Questa la sinossi del film: Matteo (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, omosessuale, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea) vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e dove insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra. Sono due persone all’apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l’occasione per conoscersi e scoprirsi sorprendentemente uniti, in un vortice di fragilità e tenerezza, paura ed euforia. Valeria Golino lo ha così raccontato: “Nel film c’è la presenza di un personaggio omosessuale. La sua famiglia lo sa, lo ha accettato. Ma ho voluto raccontare anche che ci sono delle cose rispetto al suo essere omosessuale che sono un pò sotto traccia. Emergono quando il dramma prende piede nel film e si capisce che questa accettazione, questo “essere moderni” non è sempre facile. Riguarda tutti noi che, in fondo, abbiamo dei lati omofobi.. Nel film non è un problema però sotto sotto”
Il film, in concorso a Cannes 2018 nella sezione Un Certain Regard, viene distribuito nelle sale dal 25 ottobre 2018.
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