Il bravo regista canadese prosegue la sua amara analisi dei mali che affliggono la società contemporanea, con particolare attenzione all’imbarbarimento dei rapporti umani e interpersonali, che sembrano oggi esistere solo in funzione del denaro e del marketing. Anche il Governo e l’Amministrazione politica e sociale (in questo caso del Quebec), suggerisce il regista, sembrano andare in quella direzione, programmando e sterilizzando tutto, senza curarsi delle vittime innocenti che questa politica produce e abbandona nella disperazione e nella solitudine. Il protagonista del film, Jean-Marc Leblanc (Marc Labrèche) è un uomo di mezza età impiegato nell’Amministrazione Provinciale, settore assistenza sociale, che dovrebbe aiutare la gente a risolvere problemi di ingiustizie subite, spesso conseguenze più o meno indirette dell’applicazione di leggi locali o nazionali che vorrebbero essere all’avanguardia in tema di discriminazioni o razzismo. Frustrato nella vita famigliare (moglie carrierista e figli tecnodipendenti) come in quella lavorativa, dove è oppresso dai superiori, succube di regolamenti assurdi e dove spesso si ritrova a constatare che la sua vita è peggiore di quella delle persone che vengono al suo ufficio in cerca d’aiuto, cerca compensazione rifugiandosi in fantasiose vendette o situazioni gratificanti, purtroppo solo sognate. Nel film, una delle poche note positive, è rappresentata dal personaggio di una lesbica dichiarata, Karine Tendance (Emma de Caunes), sua collega e amica, che vive felice con la sua compagna (che ogni mattina, appena si sveglia, cerca vogliosa le sue coccole). Karine cerca più volte di aiutare Jean-Marc a superare i suoi momenti difficili ed è l’unico personaggio reale che appare anche, in termini positivi, nelle sue fantasie (in una si propone di fare sesso con lei per convertirla all’eterosessualità). Bello il cammeo di Rufus Wainwright che canta sui titoli di testa.
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E’ la vita di un funzionario provinciale canadese, che ha pochi pregi e non è molto considerato da nessuno. Ma invece di narrarci solo la vita, vengono incarnati anche i suoi pensieri e i suoi desideri.
Mi è piaciuto molto.. Tanti temi toccati con lo stile sarcastico, crtico del regista..