Hanna è la figlia tredicenne di un poeta ebreo apolide e di una donna cattolica giovane e fragile (interpretata da Pascale Bussières, When Night is Falling). Siamo a Montréal nel 1963 e per Hanna si prospettano grandi cambiamenti influenzati dal forte rapporto che la lega alla madre, al fratello e alla sua unica amica, Laura, così diversa e sensuale. La visione del film di Jean-Luc Godard Vivre la Vie le fa conoscere il personaggio di Nana, affascinante e così simile ad una delle sue insegnanti. A poco a poco il messaggio di Nana si fa chiaro aiutandola a districarsi tra i rovi dell’adolescenza: ognuno è libero di vivere come desidera, ma questa libertà comporta la responsabilità di vivere la vita al meglio. Miglior Lungometraggio al Giffoni Film Festival 1999.
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Sospeso fra Godard e Malle, questo film e’ una delicata opera sulla ricerca d’identita’ di un adolescente canadese all’ inizio degli anni 60′, Lea Pool e’ la stessa regista Dell’ Altra Meta’ dell’ Amore, eppure non sembra essere stata la stessa mano ad aver girato il film, cio’ nonostante lo consiglio. Una piccola perla cinematografica. Un degno film d’autrice.