Varie
Segue da sopra:
ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER (FINALE)
Georgiana comunque è una donna molto forte e decide di far buon viso a cattivo gioco; partecipa dunque a tutte le feste, diventa l’attrazione principale delle campagne politiche e detta la moda del suo tempo con la sua bellezza e il suo stile (gli abiti che indossa sono sue creazioni).
Ed è proprio ad una di queste feste che conosce Elizabeth Foster, detta Bess, la quale aveva appena rifiutato un invito del duca, dichiarando che “ultimamente non gradisce la compagnia maschile”. Infatti il rapporto con suo marito è ormai definitivamente compromesso e lui non le permette nemmeno di vedere i suoi due figli (maschi).
Georgiana e Bess cominciano ad uscire insieme e diventano migliori amiche, finchè Elizabeth non si trasferisce definitivamente a palazzo.
La duchessa, ormai temprata dai numerosi tradimenti subiti, confessa all’amica di provare interesse per Charles Grey (interpretato da Dominic Cooper, il giovane promesso sposo di “Mamma mia!”) che aveva conosciuto ancor prima di sposarsi e che recentemente aveva rivisto.
Bess le consiglia di lasciarsi andare e, per dimostrarle quanto può essere dolce l’amore, le fa chiudere gli occhi e la sfiora piano, quasi come se le sue labbra fossero due petali di rosa.
Comincia così il menage-a-trois che durerà fino alla morte di Georgiana, fra alti e bassi, amori e tradimenti.
I tre infatti diventano una cosa sola: vengono ritratti insieme, vivono insieme e presenziano insieme agli eventi importanti.
La vita di Georgiana non è però priva di scossoni: quando scopre che suo marito e Bess sono stati insieme dice di sentirsi tradita due volte e definisce Elizabeth come “l’unica cosa completamente sua”.
Non vorrebbe scendere a compromessi: non vuole più vedere Bess e sta considerando di separarsi dal duca.
Le viene imposto però l’esatto opposto: non solo Bess continuerà a vivere a palazzo, ma vi si trasferiranno anche i suoi figli (motivo per cui Elizabeth è stata col duca), e sua madre le fa capire che una separazione sarebbe sconveniente.
Georgiana dunque, molto risentita per la situazione che è costretta a subire, si lascia andare fra le braccia di Grey, dove trova il vero amore che da anni sognava.
Quando il duca li scopre, però, minaccia di rovinarli entrambi e quindi, per amore, Georgiana ritorna al suo posto, lasciando a Grey la loro figlia Eliza. E’ proprio Elizabeth che sta accanto alla duchessa nel momento in cui deve separarsi da sua figlia e la sostiene.
Bess dichiara di amare il duca come ama Georgiana, con la quale si schiera infine per sopportare la scarsa umanità di William fino alla morte della duchessa, che cederà il titolo all’amata amica una volta andata in moglie al duca.
A fare da scenografia a questa biografia magistralmente diretta da Saul Dibb, una splendida Inghilterra, valorizzata da stupendi abiti settecenteschi. (Gaia Borghesi)
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“‘La Duchessa’ non ha ambizioni di ricostruzione storica, quanto di evocare un’emancipazione personale, per far felice un pubblico femminile che in Georgiana vedrà Diana e che in Diana vedrà se stesso: implicito che nel duca si intraveda il principe (Carlo). Charlotte Rampling è la madre di lei, ansiosa di cederla a un aristocratico di rango.” (Maurizio Cabona, ‘Il Giornale’, 26 ottobre 2008)
“Nonostante i possibili rimandi alle lacrime versate da Lady D, il film resta come raggelato nella sua composta eleganza e nella sua nuova algida bellezza, senza aggiungere niente di nuovo alla consolidata tradizione dei film storici di scuola inglese dove foto (Guyla Pados), costumi (Michael O’Connor) e scenografia (Micharle Carlin) servono soprattutto a incorniciare bene gli attori.” (Paolo Mereghetti, ‘Corriere della Sera’, 26 ottobre 2008)
“Dopo ‘Orgoglio e pregiudizio’ Keira Knightley si lancia con ‘The Duchess’ in una prova di doglie a precipizio. Avrà ben cinque bambini nel film in costume di Saul Dibb che si diverte a raccontare con brio la storia di una bella ribelle inglese. (…) Cattive ragazze inglesi in costume? No. Il film di Dibb è un inno all’emancipazione femminile (bellissimo il rapporto di amore-odio-perdono tra Georgiana ed Elizabeth) e una prova lodevole della Knighltey che dopo la meravigliosa Liz di ‘Orgoglio e pregiudizio’ cerca più controllo, amarezza e dolore. I primi due li trova. Il terzo no. E’ la prima volta che la diva inglese è madre. Ma non sarà l’ultima volta che proverà a vincere l’Oscar.” (Francesco Alò, ‘Il Messaggero’, 27 ottobre 2008)
“Tratto dalla biografia di Amanda Foreman, che vede Georgiana come la fusione tra Diana Spencer e Marilyn Monroe, e diretto da Shaul Dibb, il film mostra tutta la modernità di una donna anticonformista e controversa, raffigurata dai vignettisti sui giornali come oggi fanno i paparazzi con le star, costretta a consumare la propria giovinezza tra parrucche e corsetti, lussi e privilegi, stanze vuote e mura che trasformarono la sua esistenza in una dorata prigionia.” (Alessandra De Luca, ‘Avvenire’, 16 ottobre 2008)
Melò drammatico e romantico… Ma, come spesso accade, la lesbicità è solo una sottotrama (quasi) per nulla visibile ai più… Fa’ così tanta paura questo tema.. Infatti ogni anno sfornano tanti film con un protagonista gay, ma pochissimi con una protagonista lesbica.. Quando va bene, c’è un personaggio marginale nel film, che ha una relazione con un’altra donna.. Mah….
Ho visto il film e l’ho trovato belissimo, la biografia da cui è tratto altrettanto anche se mentre leggevo avevo l’impressione che fossero diversi! Guardatelo!