Renzo Calabrese – un medico trentenne originario di una modesta famiglia piccolo-borghese -, incontra Margherita, bella irrequieta e aperta al femminismo. Lui, che ha offerto un passaggio in automobile a lei e ad una sua amica lesbica in una strada di campagna senese, se ne innamora dopo un po’ (l’ha trovata in fuga e nei guai) e, malgrado scontri vari, lei lo ricambia. Renzo si trova per lei implicato in avventure rischiose (tra l’altro la donna è stata per due anni l’amante di un brigatista), ma Renzo è fedele e geloso. Quando Rita gli dichiara francamente che con lui non raggiunge più il piacere, lui decide di tentare un rapporto con un altra giovane coppia reperita sugli annunci economici, ma già ai preliminari reagisce violentemente e tra Renzo e Margherita avviene un violento scontro. Il fatto è che Renzo conserva del vincolo coniugale e di tutti i suoi risvolti un’idea tradizionale e poi gli impegni sociali della bella Rita – che lavora ed è intanto passata dal ruolo di compagna a quello di moglie – non sono a lui graditi. Per cui compra un casale sperduto nella campagna, narcotizza e rapisce la consorte, le serra una caviglia con una lunga catena e, mentre quella lava, stira e serve in tavola, Renzo guida un trattore inneggiando alla sana vita bucolica, marito-padrone a tempo pieno. Finchè una sera cede alle preghiere della donna: le toglie la catena e sul letto di casa riceve una palettata in testa che lo lascia tramortito. Rita fugge, avverte la Polizia e il maschilista finisce in prigione. Tutto è raccontato alla Giuria nelle motivazioni, reazioni ed eventi dal difensore di Renzo – l’avvocato Carabba – il quale, malgrado la passione e la perizia dispiegate in Tribunale, non riesce ad evitare al proprio cliente una condanna a sette anni per ratto, sequestro e violenze psico fisiche. Renzo ne farà solo tre, per buona condotta. Poi, uscito, il reo tornerà con Rita, prolificherà e invecchierà con lei, sempre litigando anche ai giardinetti davanti alla nipotina, innamorato, geloso e possessivo verso quella donna tempestosa, nel vincolo coniugale che incatena – questa volta tutti e due – fino alla morte.
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Uno dei film più belli di F. Nuti, quando uscì ebbe successo e certe battute fecero epoca… Bella e brava Carole Bouquet, a volte così algida, altre sensuale..Divertente commedia, con un inizio scoppiettante, due donne che hanno avuto una storia litigano furiosamente in una strada di campagna..