Esempio di buon giallo italiano tratto dal romanzo di Fruttero e Lucentini e ambientato in una delle città più cinematografiche, Torino, non sempre utilizzata al meglio e che invece qui dà la prova di quello che può offrire la sua atmosfera. Mastroianni è il commissario che indaga sulla morte di un ingegnere omosessuale portando alla luce una rete di corruzione. Lei è Jacqueline Bisset affascinante signora borghese. Comencini suggerisce quello che avrebbe potuto fare con il poliziesco se non gli fosse rimasto il cliché di «regista dei bambini». (Il Manifesto)
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Marcello Mastroianni, Jaqueline Bisset e gli altri attori non si discutono. E’ la regia e sopratutto la sceneggiatura che mi sono piaciute poco. Il commissario interpretato da Mastroianni lo trovo troppo accondiscendente e poco indagatore; anzi diciamo proprio che non indaga e si limita a seguire le piste proposte da altri. La nobildonna interpretata dalla Bisset l’ho trovata troppo “annoiata di vivere”, contenta di essere la maggiore sospettata di un omicidio piuttosto di un’ennessima giornata senza sapere bene cosa fare.
Un giallo molto interessante, divertente in alcuni punti e semplice al tempo stesso. Chi ama i gialli, lo consiglio vivamente. Mastroianni: che mito!!!
Tanto x iniziare non è un poliziesco, ma un giallo. Buon film, a me è piaciuto tanto grazie anche agli attori che recitano benissimo, oltre alla trama tratta dal romanzo e al regista