Alla vigilia del saggio di fine corso, Sofia, giovane allieva in una scuola di recitazione, scopre che Bruno, il maestro di cui è innamorata, è omosessuale. Delusa, scappa e prende un treno per tornare al nord, in famiglia. Durante la notte vede del sangue sulla porta della toilette, trova un neonato abbandonato: fuori, nella piccola stazione dove il treno si è fermato, una ragazza si allontana di corsa. Sofia non fa in tempo a raggiungerla. Decide allora di tenere il bambino come se fosse figlio suo, dicendo a tutti che il padre è morto. Cinque anni dopo, Sofia recita per le scuole in una compagnia di sole donne. Il bambino cui ha dato il nome Bruno, è con lei e la chiama mamma. Nello stesso teatro, la sera, arriva il maestro Bruno, il suo vecchio amore; i due si incontrano e Sofia, come sottile vendetta, gli fa balenare il sospetto che quel ragazzino possa essere il frutto della loro relazione. Passano dieci anni e Sofia, attrice ormai famosa, si cimenta a teatro e intanto nel suo camerino, Bruno diventato un adolescente di 15 anni, crede di riconoscere suo padre guardando alla televisione l’intervista ad un uomo malato terminale di AIDS. La conferma arriva quando l’intervistato dice di avere un solo rimpianto: non aver potuto offrire l’amore al figlio che non ha mai potuto riconoscere. Il giovane Bruno ha una reazione violenta, vuole sapere dalla madre la verità. Di notte, in un bar, Lolita, la proprietaria, racconta a Sofia la storia di un figlio abbandonato anni prima nella toilette di un treno. E’ lei la vera madre e stavolta Bruno capisce cos’è realmente accaduto alla sua nascita. Allora a sua volta ripete a Sofia tutto lo svolgimento dei fatti, come se parlasse di altre persone e il castello di bugie costruito da Sofia in tanti anni forse stà per crollare. (F.T.)
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Questo film è un pò difficile e si riesce a capirlo solo se non ci distre molto. Alla fine, però, se si è resistito e si è rimasti attenti c’è una certa soddisfazione.
E’ la storia di una vita di una ragazza, la cui realizzazione professionale e la propria vita affettiva vanno in senso diametralmente opposto. Man mano, cioè, nel corso degli anni lei diventa un’attrice famosa; cresce un figlio non suo per far dispetto a un suo ex professore rivelatosi gay e perde quel figlio …