Dobermann

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Dobermann

Dobermann è il capobanda tzigano di una gang di deliranti criminali borderline tra cui spicca la bella Nat, killer sordomuta senza scrupoli. La banda assalta banche e furgoni con bombe incendiarie, fucili da guerra, armamentari d’assalto. Alle loro costole indaga il commissario Christini, corrotto e violento come loro. Divertente videogame fracassone ispirato ai fumetti di Joel Hussin con una splendida Monica Bellucci in una parte congeniale (non dice una parola in tutto il film). Tra i criminali c’è un travestito dalla doppia vita la cui famiglia lo crede uno studente modello: il suo coming out è una delle scene più spassose e irriverenti. Impegno sotto il grado zero ma visivamente è quasi una delizia. (Gay.it)

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Un commento

  1. zonavenerdi

    Una banda di pazzi scatenati fa rapine a più non posso e un poliziotto ancora più folle di loro usa tattiche non ortodosse per contrastarli. Bel film per coloro a cui piace l’azione spinta; film caotico e senza trama per gli altri. Io sono di questo secondo avviso. La Bellucci meriterre di più.

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Nella Francia di oggi, Dobermann è un bandito che semina il terrore andando in giro a rapinare furgoni carichi di lingotti d’oro e banche. La sua banda assomiglia ad una congrega di pazzi furiosi, c’è Zanzara, nervoso e pronto ad estrarre la pistola appena qualcuno lo guarda storto, c’è Pitbull, gigante dall’aspetto gentile ora buono ora violentissimo, c’è il Padre, che spara granate e preghiere, ci sono Leo e Manu, due fratelli zingari, uno in stato di eccitazione, l’altro con molte fantasie sessuali, c’è Oliver, alias Sonia, studente di legge e travestito. E poi c’è Nat la zingara, la ragazza di Dobermann, muta, specializzata in esplosivi. Quando questa bella compagnia progetta un’ulteriore rapina in banca, il capo ispettore Christini non condivide i metodi morbidi della polizia e decide di passare all’azione. Secondo lui, la violenza dei banditi va combattuta con una violenza ancora superiore, infischiandosene di procedure e diritti. Così, tra sparatorie, assalti e feroci omicidi, Christini mette le mani su Dobermann. Ma, nel corso dell’inseguimento, cade dalla macchina e muore strisciando sull’asfalto. Quindi Oliver decide di non essere più Sonia, la banda fa un funerale alla parrucca e poi riparte per altre imprese.

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