E’ la storia di un figliol prodigo con sorpresa. Seguiamo la vita di Patrick, un uomo nero gay che sembra condurre una perfetta esistenza, con un favoloso guardaroba, un ottimo lavoro e un attraente giovane amante, fino a quando un colpo alla porta e una rivelazione lo riportano indietro nella sua famiglia originaria che non vede da più di dieci anni. Una volta tornato a casa, Patrick si trova di fronte al benvenuto che gli viene offerto dalle impiccione vicine di casa; più tardi si trova trascinato fuori dal letto e portato in chiesa. Deve anche confrontarsi con la madre matriarca Evelyn, la cui storia contiene ancora più drammi e segreti di quella del proprio figlio. Si susseguono così una serie di situazioni intriganti e avvincenti che ci mostrano un mondo di affetti sinceri e di tenerezze che ci emozionano e divertono nello stesso tempo. Il film è stato sostenuto economicamente anche dall’associazione Human Rights Campaign per l’alto contenuto sociale e morale.
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Interessante molti gli spunti riflessivi non il solito ritorno al paesello !
Avere una madre così sgradevole giustifica l’odio scatenato per le donne!Una piccola attenuante può essere l’estrema ignoranza ed il( conseguente)fanatismo religioso.Il protagonista è addirittura costretto a mantenere un figlio non suo.La sua “better half”,anche fisicamente ricorda una Gheisha.Fuori le palle,ragazzi,siamo uomini.