Arriva anche in Italia il docu-film didattico “Dio esce allo scoperto”, distribuito da Infinito+1, una società che si pone come scopo quello di “diffondere nelle sale cinematografiche e poi sul piccolo schermo, il racconto di una delle storie d’amore più belle ma anche più trascurate al mondo: quella tra l’Uomo e Dio”. In questo film viene raccontata la storia di Ruben Garcia, un ragazzo messicano che fin da bambino si sentiva dire dai suoi compagni: “ti comporti come una femminuccia”. Nella prima parte del film vengono mostrate, con l’aiuto di alcuni attori, alcune fasi della sua vita, partendo dalla premessa – che suona come un mea culpa – che a volte alcuni cristiani non hanno saputo accompagnare e aiutare le persone omosessuali. Così scopriamo che a 15 anni Ruben ha il suo primo rapporto sessuale con un uomo, seguito per i successivi 20 anni da moltissimi altri. Ma Ruben è sempre accompagnato da una grande sofferenza, causata anche dall’affetto mancatogli dal patrigno. La dipendenza sessuale, prostituzione compresa, certamente non lo aiutano. Non è felice anche se dice che “nell’ambiente gay è proibito dirlo”. Ad un certo punto si convice di non essere omosessuale ma transessuale, una donna in un corpo maschile e pensa ad una operazione di cambio sesso. Ma l’incontro con un’amica, che lo invita ad un ritiro spirituale, cambia la sua vita. “Dio mi ama? Ama me? Mi hanno sempre detto che Dio amava tutti tranne gli omosessuali”. La sua conversione alla fede è liberatrice. Entra in una comunità cristiana che accoglie gli omosessuali, Courage Latino, il ramo ispanofono dell’Apostolato Courage che “fornisce assistenza alle persone con attrazione per lo stesso sesso ed ai loro cari”, diventandone membro attivo. Da oltre 35 anni l’apostolato Courage dà sostegno a persone omosessuali. “Si tratta di qualcosa di molto differente da un tentativo di ‘riparare’ o ‘aggiustare’ una persona, come se si fosse alle prese con una malattia mentale” afferma Don Philip Bochanski, direttore associato di Courage International. Ruben, dopo aver trascorso lunghi anni di vita sfrenata e senza regole decide di fare un patto con Dio: frenare gli eccessi in cambio di un lavoro. Dio farà qualcosa in più e Ruben entrerà in questa nuova, se vogliamo bizzarra relazione, che lo porterà ad una nuova esistenza. Nella seconda parte del film viene proposta la storia di Ruben a diverse persone che hanno vissuto un’esperienza simile (un ragazzo gay che non ha nessuna motivazione alla conversione o a cambiare un determinato stile di vita) e commenta le loro impressioni.
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