Il film prende origine dall’omonimo corto del 2005 degli stessi autori, ampliandone le tematiche (il corto era solo un coming out gay). L’idea di farne un lungometraggio è venuta agli autori mentre erano sul set del corto e stavano riprendendo una breve scene tra Ben e Alexa, quest’ultima un personaggio secondario. Entrambi pensarono come doveva essere importante il rapporto tra un ragazzo gay velato e la sua migliore amica, che ha capito tutto e lo accetta anche se non ne parlano ancora.
I protagonisti del film sono tre giovani che stanno frequentando l’ultimo semestre delle superiori. Alexa (Emmy Rossum) è una ragazza sveglia che non vede l’ora di uscire dal proprio guscio; Ben (Ashley Springer) è un malinconico ragazzo che sta scoprendo la sua diversità sessuale; Johnny (Zach Gilford) è un giovane ricco, bello, che può avere tutto quello che vuole ma che in realtà si nasconde dietro le apparenze del cattivo ragazzo. Questo eterogeneo trio si trova a mescolare le proprie vite e i propri desideri sessuali e sentimentali come se stesse facendo le ultime prove prima di lanciarsi sulla scena adulta della vita reale. Uno sguardo intimo e profondo su una generazione che non ha nulla contro cui ribellarsi tranne le proprie auto-inibizioni.
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Il film non l’ho visto ma il corto è assolutamente magnifico, scritto, diretto e recitato magistralmente.