Mettiamo questo film in questo elenco perché inizia come un film gay, col professorino timido interpretato da Neri Marcorè che dorme in stanza con Nino D’Angelo (!) e gli intima il rischio di diventare ‘invertito’ come un suo parente che aveva dormito in stanza con uno sconosciuto. E poi perché Toppetti ha il ruolo secondario di un gay che lavora in una sartoria vaticana e in una esilarante scena al cimitero viene ripreso da Giannini che lo esorta a non sculettare almeno quando va in bicicletta.
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Pupi Avati è omofobo. Non lo sapevo, ora non guarderò più i suoi film (che per altro non mi sono mai piaicuti più di tanto) e diffonderò la notizia. Il noto regista ha firmato il documento contro i ”nuovi diritti” insieme ad altri che osano definirsi ‘intellettuali’. Sul web si trova la notizia con tutti i dettagli
Film carino, ma certo non all’altezza di altri film di Pupi Avati …
una vera e propria delusione