Conosciamo Dale, un prostituto che sta passando i trenta, che ama il sesso, anche quello strano. Dale ama gli sconosciuti ed ama fare sesso strano con sconosciuti. Lo seguiamo nelle sue performance da domenica a domenica. Le richieste dei suoi clienti sono le più varie, da vestirsi come uno scolaretto, coccolare vecchi uomini col bavaglino, fino a dirigerli nelle pulizie della casa.
Sebbene i suoi clienti siano poco attraenti e a volte possano essere molto divertenti, il suo stile di vita è assai pericoloso e la sua imprudenza può arrivare a colpire anche le persone a lui più vicine. Veniamo così a conoscenza della brillante drag queen Shaun e del suo rapporto con la madre Christine… Nel film ci sono scene confortanti e calorose ma complessivamente il film si presenta come un onesto e cupo sguardo su una dura e sgradevole relatà che regista Medland affronta coraggiosamente, con l’intento di spiegarci cosa significa essere queer e come ancora oggi l’omofobia sia molto presente nella civilizzata Inghilterra. Alla fine comprendiamo come possa essere caro il prezzo dell’amore.
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In questo film tutto appare falso. Il sesso così “kinky” con continue scene mal riprese fa soltanto ridere : gli attori non partecipano minimamente a quanto fanno. Il bacio tra il protagonista e il suo miglior amico etero (?) è micidiale. Certo se gli attori fossero stati un pò più decenti e il regista un pò più dotato , la descrizione di quanto sia difficile vivere apertamente la propria vita gay con tutte le declinazioni sessuali del caso poteva avere un certo impatto e far riflettere. Così il risultato è soltanto penoso. Voto 4.