Sei registi per sei brevi storie legate insieme solamente da un taxi (guidato da Cosmos) che occasionalmente le trasporta. Tranne che per la storia che ha per protagonisti un gay (Joel) e la sua amica “frociarola” che viene però aiutata dal taxista a far ripartire la macchina in panne. Una delle poche frasi pronunciate dal gay vi rimarrà senz’altro in mente: “nessuno sputerebbe in un occhio ad un omosessuale, ormai siamo ufficialmente una razza protetta”. Il problema di Joel è che sta andando a ritirare l’esito dell’esame per l’Aids, ha paura, non vuole andarci poi ci andrà. Film interessante ma che fa pensare ad una serie di esercizi per una scuola di regia: ben fatti, un ottimo bianco e nero, ma troppo “costruiti” e poco autentici.
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