Il diciottenne Rémi, francese di origine araba, si presenta ad un casting finendo a letto con il regista. Confuso da quest’esperienza vaga per le strade passando da un incontro sessuale all’altro. Les Corps Ouverts si concentra su pochi giorni della vita di Rémi rivelando in modo toccante i suoi tentativi di comprendere le complicate regole che governano sesso e amore nel corso del doloroso processo della crescita. Magnificamente filmato ed interpretato, Les Corps Ouverts ha ottenuto diversi e prestigiosi riconoscimenti tra i quali il Premio Qualità del Centre National de la Cinématographie del 1998 e il Premio Kodak della rassegna Cinémas en France di Cannes dello stesso anno.
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Brevità , leggerezza e partecipazione sono le caratteristiche di questo corto di Sébastien Lifshitz , tanto lodato e premiato e con ragione. La breve parabola di Rémi giovanissimo arabo francese , con madre da poco defunta e padre ammalato , che si stordisce di sesso (gay e non solo) per coprire la confusione interna e i dolori del vivere , è resa magistralmente dal regista di “Presque rien” e “Plein sud”. Lifshitz è a mio giudizio il più attento e poetico osservatore della giovinezza nel cinema francese , il più capace di comprendere tutta la gioia , lo slancio e il dolore di trasformazione che accompagnano questa così breve stagione umana. Voto 9.