Un film «sulle maschere e le apparenze che coprono la sessualità nel mondo arabo e non solo». C’era una volta il miglior sarto di vestiti arabi della città, l’omosessuale Shakira (Aziz Ahmeri), e c’era una promessa sposa, Zina (Ghizlane Waldi), a cui lui doveva fare il vestito da matrimonio: Zina. Il problema era che Zina aveva già perso la verginità e nel mondo arabo non è permesso. Per tornare a “chilometri zero” saliranno al volante di una vecchia Alfa Romeo spider, da Torino fino in Marocco e… inizieranno il viaggio che le salverà la vita. “Il cuore delle donne” porta il titolo originale di “Corazones de Mujer” in omaggio ad Almodovar, e la firma di due giovani registi e produttori italiani, Davide Sordella e Pablo Benedetti (già autori di “Fratelli di sangue” presentato a Venezia nel 2006), che si firmano K. Kosoof, un nome d’arte collettivo che in arabo vuol dire eclisse (a significare che il film è un’opera d’arte fatta da tante persone, hanno dichiarato gli autori). Questo pseudonimo è in realtà anche un modo per proteggersi dalle reazioni che il mondo arabo potrebbe avere davanti a quest’opera che è tratta parzialmente da una storia vera. Ai registi è stato anche consigliato (dal console marocchino in Italia) di non citare mai nel film il nome di Allah, quello di Maometto e quello del Re del Marocco. Il film, prodotto dalla 011Films con un budget di soli 50.000 euro, è stato resentato nella sezione Panorama della Berlinale 2008.
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Il 16 novembre 2008 il film ha vinto la IV edizione del Terni Film Festival Popoli e Religioni, promosso dalla diocesi di Terni!!!
Un bel film. La storia è bella e unica, ironica e toccante. Viene raccontata con poesia e con un tocco di sapienza islamica (belle le figure dei due vecchietti). La narrazione, accompagnata da alcune citazioni pasoliniane, non è altro che un viaggio alla ricerca della libertà, con l’eterna tensione tra legame e libertà, compromesso e coerenza. Un film fuori dalle categorie classiche, i personaggi sono continuamente in tensione e diventano centrali per la loro storia di persone. Da vedere.
Bello, l’ho appena visto e domani intervisto i registi! Non mi aspettavo un film così vivo, toccante, attuale. Meravigliosi i due protagonisti.
un film bellissimo, frizzante, trascinante, incredibile (?) nel panorama italiano. Da vedere e far vedere!
Film notevolissimo, prodotto da due giovani registi italiani ,che tratta con rispetto e delicatezza temi attuali e scottanti come l’omosessualità, la libertà individuale…la situazione della donna nel mondo arabo. Road movie verso Casablanca alla scoperta della sensibilità islamica verso l’ omosessualità e la verginità femminile…..ricorda il nostro NEOREALISMO….DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!!
un fil internazionale attuale prodotto da due giovani talenti italiani