Il film segue il giovane regista Alden Peters nel viaggio che l’ha portato al coming out, catturando con la cinepresa ogni piccolo o grande fatto.
Un doc innovativo che porta gli spettatori dentro la scena, nei momenti più intimi in cui Alden rivela la sua vera identità alla famiglia o agli amici, con passaggi dolorosamente imbarazzanti e altri assolutamente divertenti, tutti presentati con estrema onestà.
Una storia che coinvolge generazioni e ceti differenti, che cerca di farci comprendere cosa significa essere sinceri con sé stessi e con le persone che ci circondano, col fine di arrivare ad una completa accettazione e integrazione nella propria comunità.
Il film non vuole essere accademico, è personale e soggettivo ma ci sono anche le voci di un’intera famiglia, gli amici del vicinato e quelli della comunità LGBT.
Il film si rivolge soprattutto ad un pubblico giovane, quello digitale, abituato a passare velocemente da un’immagine all’altra. Sono poi stati aggiunti dei video raccolti in ogni parte del mondo, fatti da giovani LGBT, che originalmente dovevano essere messi a conclusione del film, ma avevano contenuti così significativi e interessanti che sono stati inclusi in diversi momenti del film.
Abbiamo anche incontri con lo scrittore Janet Mock, lo psicologo Dr. Ritch Savin-Williams, il giornalista Zach Stafford, il sociologo Greg Hinckley e la YouTuber Kayla Kearney.
Il risultato finale è quello di un ottimo compendio per problematiche che spesso ai giovani sembrano insormontabili, una risorsa anche per le famiglie dei giovani LGBT e per coloro che sono all’oscuro di questi temi. Il primo lungometraggio documentario che segue l’intero processo che porta alla consapevolezza di sé, dall’infanzia all’età adulta.
Film presentato al festival Mix di Milano 2016.
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