Un film indipendente che attraverso le crisi e il lavoro di una compagnia teatrale ci vuole in realtà raccontare le persecuzioni subite dagli omosessuali nel periodo nazista. Il tentativo è quello di attualizzare la storia confrontandola con la realtà presente, con la percezione di essa che ne hanno le persone di oggi. Il silenzio del titolo è quello che il regista vuole denunciare, un silenzio durato troppo tempo e forse altrettanto colpevole, attenuato solo in questi ultimi anni grazie anche allo splendido documentario “Paragraph 175”.
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Il film è diviso in due parti: la narrazione e la rappresentazione delle persecuzioni e del martirio subito da circa 100.000 omosessuali dai nazisti con riferimenti sino ai giorni nostri.
Interessante la prima, ingenua e poco originale la seconda.
Da vedere.
hai proprio ragione! quello sulla destra è proprio 1 gran figo! se potessi conoscerlo di persona…
il guardiano sulla destra è propio un gran figoooooo