Un film romantico dedicato soprattutto agli amanti della Austen, ma capace di coinvolgere nelle vite dei protagonisti che sembrano ripercorrere le storie dei romanzi della scrittrice, da Orgoglio e Pregiudizio a Ragioni e Sentimento. Il tema principale del film è l’amicizia, che ci viene subito esaltata con la storia di Jocelyn e Sylvia, amiche per la pelle da più di trent’anni, durante i quali hanno condiviso gioie e tristezze, successi e sconfitte, perfino fidanzati e insieme hanno superato i momenti più difficili delle loro vite. Sono sue donne dai caratteri molto diversi, Jocelyn indipendente, fiera, ribelle; Sylvia più docile, pacata all’apparenza ma altrettanto forte quando occorre. Alla notizia dell’imminente divorzio, dopo 32 anni di matrimonio, richiesto da Daniel, il marito di Sylvia, Jocelyn entra in azione utilizzando l’amore che entrambe hanno per la scrittrice Jane Austen e decide di fondare un club di lettura interamente dedicato all’adorata scrittrice inglese. I partecipanti al club sono cinque donne e un solo uomo, Gregg, conosciuto poco tempo prima da Jocelyn ad un convegno. Mentre inizia la discussione sui personaggi e la trama dei romanzi che a turno decidono di presentare, a poco a poco conosciamo meglio i membri del club, le loro delusioni e aspettative personali. Allegra (Maggie Grace), figlia ventenne di Sylvia e Daniel, entra inizialmente nel gruppo per sostenere la madre. Graziosa, sportiva, vivace e semplice in superfice, in amore è passionale e ama andare fino in fondo alle cose, come dimostra commentando le opere della Austen. E’ apertamente lesbica, ma nasconde alla madre il suo amore per gli sport estremi. Affronta la vita senza remore, senza mai temere i giudizi degli altri. Forse, per questo non perde mai occasione di ribadire la sua omosessualità! E’ felicemente fidanzata con Samantha Yep (Gwendoline Yeo).
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E’ tutto all’insegna del lieto fine. Certe pacificazioni risultano un pò forzate, ma nel complesso è un bel film, che scorre e si lascia guardare.
L’ho trovato un pò innaturale e forzato, ed onestamente il finale del tipo tutti vissero felici e contenti è molto banale.