Constantinos Yannaris, regista che, amante e seguace di Pasolini, ci rimanda ai suoi ragazzi di vita, ma attualizzando il tutto nell’Atene di oggi, tra la prostituzione e la criminalità organizzate dei russi del Ponto, originari della Grecia, stabilitisi sul Mar Nero, rientrati dopo il crollo sovietico. Il regista ha la mano felice nel raccontarci la verità di una disperazione sommersa e la violenza delle situazioni quotidiane, degli amori pagati, delle prostitute sfruttate, dei gay borghesi e sensibili, utilizzando veri ragazzi presi dalla strada. (M. Porro)
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