Ripresa dello spettacolo teatrale omonimo messo in scena da Carlo di Maio, liberamente ispirato al libro inchiesta di Thomas Migge “Può mai l’amore essere peccato?” e affiancato da un contributo di Massimo Lacchesi. Lo spettacolo mette in scena le confessioni di alcuni sacerdoti omosessuali, la loro sofferenza e la loro difficoltà nel vivere una «doppia» diversità.
«Storie raccontate con semplicità sconcertante che mai svilisce o rinnega la vocazione religiosa delle persone, tantomeno quella sessuale» (Giovanni Minerba).
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