Due uomini al centro di una rivolta carceraria: lo spietato assassino che la capeggia ed il secondino appena arrivato che vi si trova implicato (subendo tra l’altro un’umiliante iniziazione essendo costretto a spogliarsi in mezzo al branco che ne apprezzerà le doti). I “prison movie” spesso, rispecchiando la realtà, mettono in scena una società, quella carceraria, omofoba e machista, regolata da violenza e sopraffazione, spesso anche di carattere sessuale. Il film racconta di affetti, giochi di potere, accordi sotto banco, fuori e dentro le mura. (QueerLion.it)
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Ho visto questo film mesi fa, davvero molto bello. È degno di nota il rapporto vizioso che si crea tra il potere fuori e quello dentro al carcere, con lo stato che non ne esce proprio benissimo.
Domanda: ma perché è stato valutato G? A parte una scena di nudo iniziale non c’è nessun riferimento a relazioni/situazioni omosessuali. Mah.
sono d’accordo bellissimo film.uno dei migliori spagnoli degli ultimi anni altro che almodovar.
Secondino appena assunto arriva un giorno prima della sua entrata in servizio per rendersi conto della situazione; ma proprio quel giorno scoppia una rivolta in carcere. Lui che rimane incastrato dentro si finge un recluso. Poi gli eventi degenerano e viene a sapere che nelle rivolte rimane fuori dal carcere rimane uccisa la moglie in cinta …
Veramente un bellissimo film. Man mano che procedeva la visione mi sono appassionato sempre di più. E’ inevitabile l’identificazione con il secondino Juan man mano che gli eventi si susseguono e anche se nella normalità nessuno farebbe mai quelle cose, nella straordinarietà chissà …
Appena visto. Film a mio parere forte e “troppo scomodo” per il cinecity di Mantova(dove l’ho visto io). Dinamiche di potere, di gruppo, di solidarietà in una situazione come una rivolta. Ciò che mi ha sorpreso è il rapporto che nasce e si sviluppa tra Maladre e Juan(Ammirazione? Amicizia? Codice d’onore? O tutto ciò). Consigliato per chi vuole vedere film d’autore.
Qualche anno fà lessi un’intervista rilasciata da un ex carcerato gay che affermava che questi prison muvie all’americana sono spesso poco realistici e troppo violenti .In carcere ha visto instautrarsi rapporti affettivi fra (alcuni)carcerati ,alcuni molto intimi.
Da allora guardo questi film con una certa diffidenza.