Catilina, figlio di un ex militare ora proprietario di un supermercato, è un giovane indolente e pigro che decide di prendere provvisoriamente il suo posto per conquistare Marcus, un giovane efebico ragazzo appena assunto. Disperato per la resistenza di Marcus al suo corteggiamento, Catilina trascura la gestione del supermercato provocando una rivolta dei lavoratori.
Questo primo lungometraggio di Orest Romero dopo alcuni premiati corti, affronta le problematiche del mondo del lavoro visto come un conflitto di classe insieme al rapporto genitori figli. Dice il regista:”Quello che mi ha colpito della storia del senatore romano Catilina, è la sua capacità di trasformare una sua ambizione personale in una lotta di rivendicazione sociale contro la repubblica romana. Ho voluto associare questa rivolta antica a certi aspetti del terrorismo moderno d’ispirazione anticapitalista, vedi l’Action Directe in Francia, le BR in Italia o la RAF in Germania. Ho voluto creare un microcosmo isolato dove gli ideali della società consumistica hanno perduto ogni rapporto con la realtà. Catilina affronta gli impiegati di suo padre come rappresentanti di una classe inferiore al fine di manipolarli ed affermare la sua superiorità. Ma un nuovo impiegato resiste alla sua manipolazione. L’ambiguità sessuale e la confusione identitaria di Marcus impediscono a Catilina di farne l’oggetto della sua pietà, cosa necessaria per poter continuare ad esercitare il suo potere nell’impresa del padre”. Il film ha un’impronta fassbinderiana e teatrale, ma ancora troppo scolastica e laboriosa per risultare efficace, giustificata in parte da un basso budget.
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