E’ la storia della battaglia per la custodia di un bimbo di nove anni. Il padre del bimbo è gay e vive con un altro uomo. La madre vive con un uomo che all’insaputa di tutti, la picchia. Il ragazzo, istigato dal forte sentimento antigay delle autorità, che pure hanno capito come vanno le cose, ha paura di dire a chiunque degli abusi che la madre subisce dall’amante. Il film è molto prevedibile nello svolgimento della storia, quasi didattico, ma l’interpretazione e la direzione registica tengono lo spettatore focalizzato più sui caratteri dei personaggi che sullo svolgimento dei fatti.
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Un film davvero interessante, per l’argomento non banale e anche l’interpretazione degli attori, compreso il piccolo Sam Bould. A volte la regia pecca un po’ di superficialità (come nella scena di lotta tra Martin e Frank) e non mancano gli stereotipi (come la coppia gay, formata da un affermato medico appartenente alla upper-middle class, sempre educato e rispettoso delle convenzioni, e dal suo partner più giovane e spregiudicato, gay militante, o quasi, atletico, sensuale e naturalmente appartente alla working class. Comunque, a parte ciò, un film godibilissimo, ambientato in una città inglese che raramente si vede sullo schermo, Bath.