Nel Giappone appena uscito dalla guerra un poliziotto americano (Stack) si infiltra nella banda di un ex soldato (Ryan) che è diventato un boss della malavita. I due codividono vari rischi, e tra loro nasce quasi un’amicizia (o un amore?) prima dell’ovvia vittoria della giustizia. Un film assolutamente classico nella struttura, remake della “Strada senza nome” sceneggiato da Harry Kleiner, che Fuller sa reinventare con un tocco personalissimo (per esempio nel modo con cui sono studiati i rapporti ambigui tra un gangster nevrotico e un poliziotto che uccide senza provare nessuna emozione). E così. al di là dell’esotismo di maniera, ne esce un noir sottilmente ambiguo con rapine studiate come manovre militari e personaggi non convenzionali, i cui temi saranno più volte riciclati (per esempio “Point Break”). Il poliziotto colpito ad una spalla nell’automobilina della giostra è lo stesso Fuller. Primo film americano girato in Giappone dopo il secondo conflitto mondiale. (Il Mereghetti)
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