Film apprezzato dalla critica e ritenuto uno dei film più impegnati di Monicelli. E’ tratto dal bel libro di Nalaia Ginzburg, che firma la sceneggiatura. Il personaggio centrale del film è Mariangela Melato che interpreta Mara in modo assai più vivace della figura descritta nel libro. Anche qui Michele, un ragazzo omosessuale deluso dalle vicende del ’68, non appare mai, come nel libro dove leggevamo solo le sue lettere. La sua omosessualità nel film è appena accennata attraverso il personaggio di Osvaldo, suo ex amante.
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Mi inchino davanti alla strepitosa Melato, l’ho sempre adorata, grande attrice e strepitosa interprete del cinema italiano. Il film l’ho trovato un po’ noioso, saranno gusti ma a me non è piaciuto gran che …
Michele è espatriato all’estero e da not6izie di se attraverso lettere non comunicando mai in nessun altro modo. Aspettando sue notizie, la sua famiglia e Mara (la ragazza da cui forse ha avuyto un bambino, fanno la loro vita.
Film abbastanza piacevole.e che si riesce a seguire bene. Complimenti alla Melato.