Cabaret

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Cabaret

Siamo a Berlino agli inizi degli anni Trenta. Una giovane americana, Sally, mezza cantante e mezza prostituta, incontra un giovane inglese, Bryan. Tra i due si stabilisce una relazione tempestosa e ambigua, in cui si inserisce un ricco barone che conquista le grazie di lui e di lei. A un certo punto Sally rimane incinta e Bryan, anche se non è certo di essere il padre della creatura, accetta di sposare la ragazza. Ma questa, senza consultarsi con lui, abortisce. Per salvare il loro amore, dice, ma in realtà per poter continuare la sua carriera. I due allora si lasciano. Sulla Germania sta per abbattersi la bufera hitleriana.

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4 commenti

  1. Bello come sempre rivedere dopo tanto tempo questo capolavoro indiscusso di Bob Fosse, Liza Minnelli e’ di una bravura imbarazzante nel ritagliare una figura di donna che ogni giorno “s’ inventa la vita” per sopperire al dramma di un epoca che va’ scivolando nel baratro oscurantista dell’ odio (nazismo), affrontando al contempo le proprie fragilita’ emotive e professionali. Grandissimo Joel Grey, animatore e maschera emblematica di una Berlino in decadenza che si aggrappa alle luci dell’ Arte per sopravvivere ai funesti presagi anticipatori dell’ ondata distruttiva che avanzera’. Da vedere e rivedere, un immortale cimelio della cinematografia di ogni tempo.

  2. thediamondwink

    E’ il musical per eccellenza, fonte di ispirazione e, probabilmente, uno dei miei preferiti. Stupendamente interpretato da Liza (degna erede di sua madre), “l’oscuro cabaret” parte con una semplice storia per poi trasformarsi in un crescendo di avvenimenti, ovviamente influenzati dal cancro nazista in una Berlino corrotta e capitale di odio. Ricordi ormai sbiaditi in questi anni, ma vivi nei cuori di tutti. Un film semplice che racconta gli avvenimenti dell’influenza hitleriana negli anni 30 e l’inizio di una dinastia di distruzione e uccisione, basata sulla vita di una cabarettista americana in una grande città nelle mani del male. Meritatissimi gli otto oscar vinti. Grande musical, grande film!!!

  3. zonavenerdi

    Germania, 1931.Ascesa del nazismo, contrasto ai comunisti e borghesi convinti invano che i primi scacceranno i secondi e poi saranno messi al loro posto. IL tutto che gira attorno a un club di omossessuali. Con l’arrivo del nazismo niente sarà più come prima: per i due amici ebrei, per la vedette del blub, per il club stesso e anche per il professore inglese destinato a tornarsene in patria. Film bello, ma sopratutto per quello che fa immaginare, che per quello che fa vedere…

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Tratto dal romanzo “Addio a Berlino” di Christopher Isherwood, più volte adattato per lo schermo, ne resta la versione migliore e più popolare. Contribuì a fare di Liza Minnelli una classica icona gay. É uno dei musical moderni più riusciti, in perfetto equilibrio tra vis comica e tensione drammatica, riesce a riflettere le tensioni politiche di quegli anni e il disfacimento di un mondo. Senza nulla fare vedere, si serve di pochi sguardi per trasmettere intense e ambigue relazioni sentimentali (omosessuali, bisessuali ed eterosessuali).

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