Crusty Rene (Garcia) vive in un villaggio fuori Manila dove continua nel lavoro, ereditato dai genitori, di guardiano del locale ufficio postale, nonostante abbia ormai raggiunto i 70 anni di età. Le consuetudini e il bisogno di sentirsi utile sono valori importanti per Rene, uomo orgoglioso ma cordiale nelle relazioni coi colleghi e coi vicini di casa. Ma tutte le sue tenerezze, fatte comunque con riservatezza, sono dedicate a Bwakaw (Princess, un cagnolino al suo debutto cinematografico che spesso ruba la scena al pur bravissimo protagonista), un bastardino randagio coloro sabbia che ha adottato. Il cagnolino diventa una fonte di discussione quando il taxi a triciclo guidato da Sol (Rez Cortez) pretende una tariffa anche per il suo trasporto. (La scena potrebbe ricordare il film di Luchino Visconti “Siamo donne” con Anna Magnani che litiga con un tassista romano per lo stesso motivo, dicendo che il suo non è un cane di lusso). Da quel momento il prepotente supertatuato Sol diventerà antipatico al nostro Rene, almeno fino a quando Bwakaw si ammala e avrà bisogno di continui trasporti alla clinica veterinaria. Il film ci racconta subito che Rene ha accettato la propria omosessualità solamente in tarda età, e anche da quel momento Rene non ha fatto grandi amicizie maschili, nemmeno con Zaldy (Soxie Topacio), l’effeminato parrucchiere gay che tutti chiamano la Madre, e ancora meno con Tarcy (Joey Paras), il transessuale amico intimo di Zaldy, che spesso punzecchia l’anziano Rene. Entrambi cercano di spingere Rene ad avere esperienza con un ragazzo prostituto, nella convinzione che la cosa potrebbe addolcirgli il carattere. Uno degli aspetti meglio riusciti del film è l’equilibrio che la regia ha messo nel costruire un racconto tra momenti melanconici (le riflessioni sulla morte del protagonista) e altri quasi divertenti, come quelli con gli amici gay oppure quando assistiamo alla scenetta della bara che Rene ha dovuto mettersi in casa dopo la chiusura del negozio delle pompe funebri, oppure negli incontri al confessionale con padre Eddie (Gardo Versoza). I contrastanti sentimenti religiosi di Rene sono esplorati con delicatezza e una sottile ironia, soprattutto quando entra in scena il crocefisso a grandezza naturale che Rene ha erediato dalla madre e che adesso giace nel suo letto. Momenti di tenerezza compaiono anche nelle scene di Rene con Alicia (Armida Siguion Reyna), una donna ormai demente che gli è stata vicino per 15 anni senza avere mai un rapporto.
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