Bullied to Death

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Bullied to Death

Il film prende spunto dalla vera storia del giovane Jamey, quattordicenne americano suicidatosi nel settembre del 2011 dopo i ripetuti atti di bullismo cui veniva sottoposto, in seguito al suo coming out, a scuola e sul web. Alla storia di Jamey si legano le storie di giovani gay, lesbiche e trans uccisi o indotti al suicidio in diverse parti del mondo. Il 17 maggio 2071 a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrova unito in una performance commemorativa che attraversa l’arco dell’intera giornata. Dal bel trailer pubblicato rileviamo che il regista Coda prosegue nella commistione di poesia e immaginazione per svelarci l’anima profonda della natura umana troppo spesso oppressa e calpestata.
L’azione del film si svolge durante un’arco di 24 ore, unendo storie vere di adolescenti che in tutto il mondo devono sopportare amare esperienze di bullismo, a partire dalla scuola, dalla famiglia, dal web, soprattutto dopo aver fatto coming out. Il film , anche se è centrato sulla storia del giovane americano James, vittima di una società che si esprime ancora con la violenza, una violenza patologica in certi ambienti retrivi che non riescono a comprendere e nemmeno a conoscere le diversità di genere, il film, dicevamo, ha un’ambientazione indefinita, come a sottolineare che tutto il mondo può essere teatro di queste tragedie. Abilissima la regia nel miscelare armonicamente immagini cinematografiche e rappresentazioni sceniche, tutte capaci di colpire le corde emozionali del pubblico. Il protagonista del film è il giovane Tendal Mann, promettente attore americano di solo sedici anni, nato ad Atlanta, con al suo attivo già diversi lungometraggi e una nutrita serie di cortometraggi di cui è anche autore. Figlio d’arte, sua madre è Sheri Mann Stewart nota attrice nonche famosa Acting and Vocal Coach, che nel film dà voce a uno dei protagonisti.
Il film, una co-produzione Italo-Americana (per l’Italia la Zena Produzioni Cinematografiche – e per gli Stati Uniti l’Atlantis Moon Productions), interpretato in lingua inglese, è stato girato nella città di Cagliari in Sardegna e finanziato dalla Regione Sardegna, dal Comune di Cagliari e dalla Fondazione Sardegna Film Commission. Vanta già una selezione ai prossimi Festival di Berlino e all’Atlanta Film Festival. In Italia verrà distribuito nella primavera 2016.

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