Dovrebbe essere un idillico seppur melanconico weekend. Anna e Stefan, Bernd e Marc, due coppie, passano qualche giorno in campagna. La miniera di carbone a cielo aperto in continua espansione, che presto inghiottirà il paese, i suoi boschi e i suoi prati, li riporta a casa. Il posto è quasi deserto, la scuola in rovina, perfino le tombe sono state riesumate e messe a riposare da un’altra parte. Tuttavia le due coppie si godono il soggiorno. Ma il ritorno a casa sembra avere un effetto minaccioso su Anna. Lei e Bernd sono perseguitati da incubi, le realtà cominciano a cambiare. Come se non bastasse, Stefan è attratto dalla relazione poliamorosa dei due altri uomini – una verità usata da Marc per fare dei giochetti mentali con Anna, che sente che la sua vita ben strutturata sta andando fuori controllo… (SQFF). Anna (Anna Grisebach) è una donna sui 40, che, col suo compagno, assai più giovane, Stefan (Vladimir Burlakov), torna in visita alla casa della sua infanzia situata in una verde campagna dell’ex Germania dell’Est. Tra i due non c’è ancora una promessa di matrimonio e forse Anna, insicura ma trepidante, vista anche la differenza d’età, lo percepisce come un toy-boy più o meno temporaneo. Nella casa abbandonata sono arrivati anche Bernd (Benno Fuehrmann), suo ex fidanzato, insieme a Marc (Kai Ivo Baulitz), col quale convive da molti anni. Marc non sapeva del passato di Anna e della sua storia con Bernd. Il loro rapporto inizia a traballare, come la casa in cui sono, scossa dal passaggio dei camion della vicina miniera. Marc è anche sorpreso di trovarsi davanti una coppia gay, consolidata e felice, sebbene o forse per questo, stia vivendo una relazione aperta (con l’unico divieto alla penetrazione con terzi). Incuriosito lo vediamo di notte andare a spiarli dalla porta socchiusa della loro camera mentre fanno l’amore. Mentre li seguiamo nelle passeggiate e nei discorsi, ci sembra di notare un particolare interesse tra Marc e Stefan da una parte e tra Anna e Bernd dall’altra. Durante una visita ad una casa del paese vicino, Marc e noi veniamo a conoscenza di una drammatica vicenda del passato: un 17enne, compagno di scuola di Anna, si era suicidato gettandosi dal terrazzo di quella casa, morendo dopo pochi giorni. Sulle pagine di cronaca dei giornali locali si parlò di un doloroso incidente. A quell’epoca, nella Germania comunista, viene spiegato, nessuno poteva essere infelice o avere motivi per suicidarsi. La realtà invece fu assai diversa. Il 17enne era omosessuale e proprio Anna lo aveva denunciato. L’omofobia e la vergogna spinsero il ragazzo a suicidarsi. Anna scoprirà di non aver ancora risolto questo drammatico evento e questa sua responsabilità. Il film, lineare fino a questo momento, così come ve lo abbiamo raccontato noi, cambia completamente indirizzo e tono nel proseguo, azzardando una rilettura visiva di teorie froidiane sul sogno, sul doppio e sulla colpa, che non è facilissimo seguire. Comunque interessante il tentativo di una doppia lettura della vicenda per farci comprendere l’angoscia e la liberazione dai tormenti del passato della protagonista femminile. Ottimi tutti gli interpreti così come è ottima la fotografia che si divide tra la luce dei momenti gioiosi e il buio di quelli tormentati. Disponibile su Netflix con sottotitoli.
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Io credo che abbiano cercato di fare un bel film ma in realtà non lo si capisce bene … forse in lingua madre si coglie di più l’aspetto legato alla psicoanalisi ma con sottotitoli no. Per concludere interessante l’argomento ma mal presentato
… io l’ho visto dall’inizio alla fine, ma pesantissimo, e ho fatto fatica capirlo, ma credo non ci sia niente da capire, per la banalità e l’estrema frequenza con cui il tema viene trattato.
Visto ieri sera, discreto niente di che, diciamo che sembra quasi che il film non inizi mai e ti ritrovi alla fine con l’amaro in bocca.. Ho faticato ad arrivare alla fine
Caspita. Questo mi sembra un bel film, ma non si trova nemmeno in streaming!Spero che esca
Disponibile su Netflix in originale son sottotitoli in italiano. Il film è interessante ma con una sceneggiatura non facile da seguire.