Lungometraggio di debutto del giovane regista australiano, già premiato per la sceneggiatura di questo film col NewDraft Award al New York Gay and Lesbian Film Festival e nominato al Monte Miller AWGIE Award per i suoi precedenti lavori. Selezionato come anteprima assoluta al concorso Orizzonti di Venezia 73 e in gara per il 10mo Queer Lion il film viene definito come un’opera abbagliante ed emotivamente ricca (Jane Schoettle di TIFF). Racconta il viaggio verso l’età adulta di due adolescenti che scoprono, dopo le paure della morte, il bisogno di poter abbracciare la pienezza della vita. La vicenda, che copre solamente un giorno ed una notte, si svolge nel 1997, alla vigilia di Halloween. Corey (Toby Wallace) e Jonah (Gulliver McGrath) erano amici dai tempi dell’infanzia ma poi, i capricci dell’adolescenza, li hanno separati, isolando Giona come fosse un paria, mentre Corey, più sveglio e affascinante, è stato accolto in una banda di bulli che praticano lo skateboard. I Gromits, la banda di Corey e Jango, si stanno preparando alla notte di Halloween con una serata di erba, alcool, vandalismo, a caccia di ragazze, come sono abituati. Ma Corey, che non sopporta più le spietate molestie dei suoi amici verso il povero Jonah, finisce per prendere una strada diversa. Trova Jonah, si sente preso dalla pietà per lui, e sceglie di accompagnarlo a casa. Inizia così un viaggio per le strade deserte della periferia, dove i due ragazzi parlano dei loro trascorsi, facendo emergere ricordi e fantasmi del passato insieme alle paure e agli incubi verso il mondo che li circonda. Corey è sorpreso dallo scoprire quanto ancora lo unisce al suo amico trascurato. Quella che doveva essere una semplice passeggiata verso casa, diventa qualcosa di più oscuro e magico e anche verità nascoste troveranno il modo di venire alla luce. Dopo le magie e gli spettri di Halloween li attende la prova più difficile, quella della vita vera.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo film, e anche dopo averlo visto è difficile descriverlo o categorizzarlo. Non male, per chi ama il surrealismo. Due G sono troppe, però, a mio avviso…. ne bastava (e forse avanzava anche) una.