Film premiato in quasi tutti i festival LGBT dove è stato presentato, sia dal pubblico che dalla giuria, ha il merito di raccontare in modo semplice ma essenziale l’ambiente di una piccola città di provincia dove tutti sanno chi sei e di chi t’innamori. Ha anche il merito di lanciare una bravissima attrice transgender, Michelle Hendley, nel ruolo della protagonista transgender, selezionata dal regista dopo una serie di audizioni via Skype. Il regista Eric Schaeffer, anche attore, è un veterano del cinema indipendente americano (ricordiamo “Appuntamento col ponte” con Sarah Jessica Parker e Ben Stiller, oltre se stesso). Ha dichiarato che “nonostante mi ritenga etero, devo ammettere di fare molte cose che gli etero solitamente non fanno e di vivere la mia vita con un ampio spettro di gusti sessuali, comportamentali ed emozionali, spesso non accettati dalla società. Per questo sento il dovere di rappresentare nei miei film, personaggi che, come me, riconoscono e vivono senza condizioni ogni parte di se stessi, accettando solo l’etichetta di ‘umano’. ”
La 21 enne Ricky, orgogliosa transgender, dal carattere forte e vulnerabile allo stesso tempo, è una persona che pensa di essere “nata nel corpo sbagliato e nella città sbagliata”. Vive nel Kentucky con suo padre e il fratello più giovane Sam. La sua grande aspirazione è quella di essere accettata all’Istituto della Moda di New York. Intanto fa la cameriera in un bar. Robby (Michael Welch) è suo grande amico e difensore sin da quando erano bambini, da sempre più o meno inconsciamente innamorato di Ricky, senza mai il coraggio di dichiararlo. La vita di Ricky prende una svolta quando Francesca (Alexandra Turshen), una ricca ragazza del posto figlia di un politico, entra nel locale dove lavora per una bevanda. Ricky si confida subito e le due ragazze diventano amiche. Francesca, che dice di preservarsi per il matrimonio, è fidanzata con David (Michele Galante), un marine dell’esercito americano, che s’infuria assai quando viene a sapere dell’amicizia di Francesca e Ricky. Anche perché quest’amicizia si sta trasformando in qualcosa di più. Cosa che risveglia anche i segreti sentimenti di Robby… Una storia che potrebbe sembrare difficile ed inconsueta viene trattata dal regista con grande sensibilità e naturalezza, come una dolce fiaba dei nostri giorni, oltre qualsiasi classificazione di sessualità e orientamento.
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Una storia diversa dalle solite, mi è piaciuta proprio tanto! Un bell’8 meritato!