Una corsia d’ospedale, un medico oncologo e vari pazienti, uniti da un destino comune, tra discorsi sulla vita e la morte. Un vecchio contadino, creduto pazzo dalla sua famiglia, dispensa saggezza agli altri pazienti; un’attrice approfitta del ricovero per fare luce dentro di sé; un giovane medico vive con schizofrenia la sua condizione di malato. Segnaliamo questo film su queste pagine per la presenza, come sceneggiatore, di Aldo Braibanti, noto per un famoso processo di plagio avvenuto nel 1968, che si trasformò in un processo contro l’omosessualità, segnandone lo sdoganamento dopo secoli in cui era d’obbligo, nel migliore dei casi, ignorarla.
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