Linn da Quebrada è una transessuale di colore proveniente dalla periferia povera di São Paulo, ed è anche una affermata artista pop, che con i suoi spettacoli dà voce alle persone queer di colore delle Favelas. Con la sua amica d’infanzia e collega, la trans nera e cantante Jup de Bairro, si esibisce in concerti a dir poco abbaglianti, con costumi esorbitanti e un sacco di twerking (un ballo latino sensuale e provocante) intraprendendo cosi un attacco elettro-musicale contro l’ordine bianco eteronormativo dominante in Brasile ed il machismo della scena musicale funk brasiliana. I momenti più privati del film rivelano il suo lato più gentile: mentre fa la doccia con gli amici o cucina con sua madre, parla di amore, razzismo e povertà. In filmati di repertorio simili a video fatti in casa la vediamo in intime performances durante il trattamento per il cancro in ospedale. Cominciamo a realizzare che Linn usa la sua nudità radicale come mezzo per minare i ruoli di genere accettati. Questo documentario mostra anche come nelle interviste radiofoniche trasmesse lei esponga con grande determinazione le sue convinzioni riguardo al femminismo ed alla sua transessualità: il ruolo della vera donna, o cis-donna, non fa per Linn, lei si sente piuttosto una donna con il pene la cui identità di genere non è legata ai suoi genitali, ma è in un costante stato di cambiamento. Presentato alla Berlinale 2018, in concorso per il Teddy doc
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