Detlef Gumm e Hans-Georg Ullrich hanno iniziato a lavorare a questo film 24 anni fa. Il loro obiettivo era di fare una serie di film più o meno lunghi che documentassero il destino degli abitanti di un ordinario sobborgo di Berlino mentre si avvicinava l’anno 2000. Questo “Die Aussteiger” ci racconta la vita di due uomini gay, Reimar Lenz, un goffo intellettuale che negli ultimi 22 anni ha usato il suo piccolo appartamento come una sede politica, e Hans Ingebrand, un ex-poliziotto, pittore e massaggiatore. Essi sono stati una coppia per 37 anni, conducendo una vita senza lusso e senza assicurazioni sociali. In compenso avevano più alte aspirazioni, che riguardavano la comunicazione interculturale, inter-religiosa e internazionale. Passavano il loro tempo partecipando a picchettaggi, impegnandosi per la libertà, e mettendo in piedi discussioni politiche di gruppo. Anche quando non erano più giovanissimi e dovevano affrontare problemi di salute e d’invecchiamento. Il film è la storia di una lunga relazione d’amore e di lotta, ambientata nella cultura underground berlinese prima e dopo la caduta del muro. Oggi i due uomini, ancora innamoratissimi, sono una coppia gay registrata civilmente, che continuano nel loro impegno sociale e politico nonostante l’età avanzata.
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